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L’artrosi della mano

L’artrosi che colpisce le mani è una malattia cronica, a carattere progressivo, caratterizzata dalla progressiva degenerazione delle cartilagini articolari. Questo determina un’usura che compromette il movimento e causa la deformazione della struttura delle articolazioni coinvolte.

Certamente, l’artrosi della mano può essere causata dalla predisposizione genetica e dall’invecchiamento. Non è raro che sia la conseguenza di eventi traumatici, come fratture, sollecitazioni eccessive, uso continuo di alcune articolazioni, infezioni o artrite reumatoide. All’origine possono esserci, inoltre, difetti della cartilagine o malattie endocrino-metaboliche.

In Italia, l’artrosi della mano colpisce l’80% oltre i 65 anni, anche se può presentarsi in età meno avanzata e in particolare nelle donne dopo la menopausa.
La malattia, se non curata, tende a progredire e a rendere difficile la vita quotidiana di chi ne soffre.

Inizialmente l’artrosi può essere del tutto asintomatica, ma tende ad aumentare la sua gravità, causando diversi disturbi. I sintomi principali sono il dolore alle dita e alle mani, che si intensifica al risveglio o quando l’arto viene sottoposto a sforzi eccessivi

La malattia può provocare la comparsa di noduli a livello dell’articolazione o sull’estremità delle dita. Queste formazioni possono provocare la deviazione delle dita, causando deformità e infiammazione, comportando rossore localizzato, rigidità e intorpidimento delle articolazioni delle dita.

La diagnosi viene stabilita attraverso una visita medica e confermata da indagini radiologiche, che evidenziano una riduzione dello spazio articolare, a causa della scomparsa del tessuto cartilagineo.

Il trattamento prevede il riposo dell’arto colpito, l’utilizzo di farmaci antinfiammatori. Anche la terapia strumentale può aiutare a trattare l’artrosi delle mani. Dal punto di vista terapeutico, per alleviare il dolore e ripristinare le funzioni naturali della mano e delle dita è necessario individuare delle attività specifiche per modificare eventuali posture scorrette, oppure strumenti specifici per lo svolgimento delle attività da lavoro, oppure ancora praticare una terapia dolce per le dita con esercizi mirati e specifici.

 

 

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