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La postura corretta

La vita di tutti i giorni ci sottopone inevitabilmente a continui stimoli meccanici che si scaricano sulla colonna vertebrale, determinando così sovraccarichi e micro-traumi possono dare origine a vere e proprie alterazioni muscolo-scheletriche. Per mantenere in salute la nostra schiena è molto importante cercare di ridurre al minimo questi stimoli nocivi, soprattutto se è già presente una sintomatologia dolorosa di base o una vera e propria patologia. Le diverse credenze sulla postura derivano probabilmente dal considerare i modi di sedersi, alzarsi e piegarsi come provocativi per la lombalgia e altri disturbi che interessano la colonna.

Gli esperti consigliano sempre di attivare la muscolatura del “core” per mantenere una postura “corretta” e così proteggere la schiena. Osservare la postura di una persona con dolore muscoloscheletrico è importante nella gestione e prevenzione del disturbo. Incoraggiare i pazienti a muoversi e cambiare posizione può essere d’aiuto. Infatti, uno stile di vita sedentario è un fattore di rischio per la lombalgia e gli altri disturbi della colonna.

I professionisti sanitari hanno difficoltà nel discostarsi dal modello biomedico del dolore. Di conseguenza, il dolore è spesso attribuito a “normali” variazioni ed asimmetrie, nonostante l’assenza di forti evidenze.

Aiutare i pazienti a adottare posture più rilassate e rassicurarli che le loro posture sono sicure può portare ad un miglioramento dei sintomi. Le posture confortevoli variano da individuo a individuo, perciò è utile analizzare le varie posture assunte dalle persone. I terapisti dovrebbero individuare strategie per esporre i pazienti a posture e modalità di movimento che sono abituati ad evitare e incoraggiare il cambiamento delle abitudini che potrebbero essere provocative. Le posture e i movimenti percepiti come positive in fase acuta possono non essere necessari nel lungo termine.

Nonostante una determinata postura possa essere richiesta per lo sport/lavoro, potrebbe non essere necessaria per la salute della colonna e, allo stesso modo, potrebbe non essere necessaria in altri contesti.

La colonna è una struttura forte e adattabile sulla quale è possibile fare totalmente affidamento. Nonostante le credenze più diffuse, non ci sono forti evidenze che esista una postura ottimale o che evitare le posture “scorrette” prevenga la lombalgia. Esistono variazioni naturali nelle curve della colonna ma il dolore non può essere attribuito a queste variazioni “normali”.

Le posture possono aiutare a comprendere le emozioni, i pensieri e l’immagine corporea delle persone. Alcune posture sono adottate come strategia protettiva e possono indicare delle preoccupazioni riguardo alla vulnerabilità del corpo.

Andare a indagare le posture differenti, includendo quelle frequentemente evitate, e cambiando le posture abituali potrebbe portare a un miglioramento dei sintomi nel paziente. La colonna è forte e adattabile, capace di muoversi in sicurezza e di tollerare i carichi in una varietà di posture. Per esempio, stare seduti per più di mezz’ora in una posizione non è pericoloso e non deve essere sempre evitato, anche se muoversi e assumere diverse posture può essere d’aiuto, così come l’esercizio fisico che è fondamentale per il benessere e la salute.

 

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