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L’alluce valgo

L’alluce valgo è una patologia molto diffusa che colpisce il piede. Si tratta di una deformazione che interessa il primo dito del piede che devia lateralmente verso le altre dita, con sporgenza mediale del primo osso metatarsale. Il progredire della patologia può causare un dolore intenso e la riduzione del movimento dell’alluce stesso. Secondo le statistiche, la patologia colpisce maggiormente la popolazione femminile.

Nei casi più gravi, l’alluce può accavallarsi con il secondo dito del piede e la pelle diventa rossa e dolorante.

Le cause principali della comparsa dell’alluce valgo possono essere molteplici e variano, ovviamente, da paziente a paziente. Le più comuni sono le seguenti:

  • Malformazioni di tipo congenito
  • Predisposizione genetica
  • Calzature non idonee
  • Sovrappeso
  • Lesioni del piede

I sintomi si manifestano in modo differente, con un rigonfiamento alla base dell’alluce, o un arrossamento intorno all’area interessata. La pelle alla base dell’alluce subisce un forte ispessimento.

Prevenire l’alluce valgo è possibile, ma non sempre basta per fermare l’insorgere della patologia. Si consiglia di indossare calzature idonee e comode, evitando le scarpe con pianta e punta stretta.

L’alluce valgo viene diagnosticato attraverso una semplice radiografia del piede che servirà a identificare la causa e lo stadio della patologia. L’esercizio fisico è fondamentale per dare sollievo alla sintomatologia in associazione ai trattamenti medici e fisioterapici, ed è necessario dopo l’intervento chirurgico e sedute dal fisioterapista per il ritorno alla vita quotidiana.

Prima di ricorrere all’intervento chirurgico, sarebbe meglio ricorrere a una terapia di tipo conservativo. Questo non sempre è possibile e dipende, esclusivamente, dalla gravità del paziente. La terapia conservativa è composta sostanzialmente da un protocollo di esercizi molto articolati e mirati che vanno eseguiti con costanza, il cui scopo è quello di ripristinare tutto il sistema molla dei piedi, le trazioni tendinee e il rinforzo muscolare. Se il paziente è costante in questa serie di esercizi, si vedrà la deviazione dell’alluce correggersi a vista (specialmente nei primi stadi della patologia).

Se questa strada non portasse a nessun risultato, si dovrebbe ricorrere alla chirurgia, secondo un approccio classico o un approccio chirurgico percutaneo. In entrambi i casi si desidera portare l’alluce nella giusta posizione. Il secondo metodo è il meno invasivo e i tempi di recupero sono decisamente più brevi. Come già sottolineato, dopo l’operazione è molto importante un periodo di riabilitazione per ritornare alla funzione fisiologica perfetta del piede.

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