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Medical fitness vs allenamento di potenziamento

Il fitness pone l’attenzione sui benefici che l’intero organismo trae dall’esecuzione di attività fisica. Il medical fitness diventa una sorta di training assistito disegnato sulle esigenze del paziente. Decenni di studi hanno evidenziato che l’effetto dell’attività fisica sulle persone è duplice: da una parte previene le malattie e dall’altra ha un effetto terapeutico. L’aggettivo medical potrebbe farci pensare che questo tipo di fitness sia rivolto solo a chi ha qualcosa da curare, ma in realtà esso lavora su due piani, la cura e la prevenzione. È pur vero che l’esercizio fisico non ha solo un ruolo preventivo, infatti, è stato dimostrato quanto sia importante anche nel trattamento di numerose patologie croniche.

A livello della materia grigia che forma la corteccia cerebrale, ci sono aree specifiche dedicate al movimento. Le nuove neuroscienze ci hanno fatto scoprire, contrariamente a quanto si credeva, che in queste aree non è stampata la mappa del singolo muscolo ma è stampata la sua funzione. Per esempio, dare un calcio a un pallone e portare avanti la gamba per pattinare attivano gli stessi muscoli ma sono prodotti da aree differenti a livello del cervello, proprio perché nel cervello è scritta la funzione e non il singolo muscolo. Detto ciò, si comprende più facilmente come la scelta di quale sia il miglior esercizio da eseguire deve essere il frutto di una valutazione molto particolare che spesso solo il fisioterapista può fare. Altro discorso, invece, è quello del potenziamento muscolare, assolutamente utile e imprescindibile, ma che da solo non darà risultati simili a quello dell’allenamento funzionale. Al di là del momento terapeutico, l’allenamento viene considerato uno dei pilastri su cui si basa il benessere, la prevenzione e la guarigione stessa di molte patologie. Non vi è alcun limite di età, infatti ognuno di noi troverà, in base al proprio fisico, al proprio tempo, alla propria voglia, una strada per allenarsi.

 

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