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Alleanza terapeutica

Negli ultimi anni, si è cercato un nuovo approccio al dolore, a quel tipo di dolore definito “cronico”. Ci si è chiesti se l’approccio cosiddetto “tradizionale” fosse efficacie nel trattarlo. Gli studi hanno dimostrato che si ottengono maggiori risultati, adottando una visione multidisciplinare del caso trattato. I risultati sono più evidenti soprattutto a livello terapeutico. Il trattamento fine a se stesso risulta insufficiente e per questo si è cercato di includere altri fattori che sono risultati fondamentali. La comunicazione e le interazioni psicologiche tra il paziente e il terapista ha dato vita a un nuovo approccio terapeutico da considerarsi vincente. Quella che chiamiamo “alleanza terapeutica” è una componente centrale nella nuova fisioterapia. L’alleanza terapeutica comprende molti aspetti come, appunto, la comunicazione, la terapia individualizzata, il ruolo giocato dal paziente insieme al lavoro del fisioterapista. Possiamo dire che sia un insieme di legami, obiettivi e compiti. Sebbene sia un costrutto ben consolidato nel campo della psicologia, solo recentemente si è diffuso in altre professioni sanitarie: la costruzione di un rapporto tra il paziente e il clinico permette di migliorare la motivazione del paziente e sviluppare un senso di appartenenza al piano di trattamento. Attraverso un’alleanza terapeutica forte e positiva, i fisioterapisti sono in grado di affrontare le barriere psicologiche alla guarigione e migliorare i risultati sul dolore. La relazione paziente-terapista ha un ruolo, come dicevamo, fondamentale. La comunicazione è l’elemento su cui si costruisce il rapporto. L’ascolto attivo da parte del terapista rafforza il rapporto di fiducia, facilitando l’interazione. Costruire insieme il percorso di terapia aiuta a coinvolgere il paziente e a rafforzare l’interazione terapeutica. Gli obiettivi della terapia vanno reciprocamente negoziati, compresi, concordati e periodicamente rivisti.

 

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